Phileas Fogg è un gentleman londinese, persona elegante, estremamente precisa, metodica e abitudinaria al limite della fissazione. Un giorno viene coinvolto in una scommessa lanciata da alcuni membri del Reform Club, che discutono sulla possibilità di effettuare un viaggio attorno al mondo in soli ottanta giorni. Fogg incredibilmente, punto nell’orgoglio, accetta la scommessa, la cui posta in palio è di un milione di sterline, e parte immediatamente, accompagnato dal suo maggiordomo Passepartout…
Un musical “alla Broadway”, fatto di battute, risate, situazioni comiche e paradossali, coreografie buffe e travolgenti. L’assoluta ilarità e quel pizzico di scanzonata follia che accompagna per tutto l’incredibile viaggio i due protagonisti sono il marchio di fabbrica di un musical totalmente originale, realizzato scrivendo da zero il testo e unendolo a musiche scelte, riarrangiate, riscritte e ripensate appositamente per questo spettacolo. I caratteri totalmente opposti di Fogg, preciso al limite della paranoia, e Passepartout, chiassoso e decisamente appassionato del gentil sesso, portano spesso a contrasti che si risolvono in pura comicità, mentre i vari personaggi di sfondo creano le situazioni che portano all’alternanza tra scene a volte divertenti e colorate, altre epiche e battagliere, o ancora malinconiche e introspettive.
Tra lord, ballerine di can can, donnaioli, cowboy sbruffoni, bramini indiani sanguinari ed elefantibus, lo spettatore verrà proiettato nel mondo a vapore dell‘800 in un viaggio attraverso le culture, i costumi, gli stili musicali. Comicamente ricercata la scena italiana, ambientata nel periodo dell’unificazione, per celebrare a modo nostro il 150° anniversario.
Uno spettacolo di vaste dimensioni, che non si ferma mai, senza un attimo di tregua, che affascina i bambini con colori e risate e conquista gli adulti con i sentimenti e la difficoltà tecnica delle canzoni. Anche se il merito probabilmente non è nostro, ma della magia che guidava la penna di Jules Verne.